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Creta ai tempi del COVID-19

Creta ai tempi del COVID-19

Creta ai tempi del COVID-19

Di Roberta Amicucci

Anche in tempi del coronavirus la più grande isola della Grecia si è rivelata e resta una meta turistica ambita, motivo di interesse e richiesta di informazioni non solo inerenti le destinazioni top, le spiagge più belle e quant’altro di strettamente turistico, ma anche delucidazioni e chiarimenti su come il Covid abbia influenzato il modo di fare vacanza a Creta e come l’isola abbia reagito e abbia saputo gestire la pandemia.

Ma cosa è cambiato per colpa della pandemia nell’accoglienza al turista e nelle infrastrutture, che cosa deve aspettarsi il turista tipico che sceglie Creta, ama mare e spiagge e non disdegna i piccoli villaggi con le loro tradizioni locali, le escursioni, i viaggi culturali alla scoperta di musei e siti archeologici?

La situazione attuale a Creta

Ebbene, ammettendo che per quanto riguarda il divertimento nei locali alla moda e per gli amanti della vita notturna sicuramente l’estate 2020 non è stata eccezionale nemmeno a Creta, pure in ogni stagione dell’anno e in ogni occasione, persino in tempi di pandemia, pare che la quinta isola del Mediterraneo non perda il suo ruolo di destinazione perfetta per i cultori delle vacanze tranquille e naturalmente inclini al parziale distanziamento sociale come presupposto di una vacanza di tutto relax.

Le misure anti covid adottate dal governo greco, il senso civico dei cretesi, la capacità delle Autorità elleniche di esercitare il controllo sugli afflussi turistici e l’esecuzione di test di positività a campione, coadiuvati dalla scarsa densità di popolazione dell’isola, hanno contribuito a limitare i contagi.

Così, in base ai dati statistici, la diffusione del SARS-CoV-2  sembra sia stata frenata con successo dalle misure di prevenzione, a livello nazionale e ancor meglio a Creta.

A ridosso della decisione del governo di procedere con un secondo lockdown, a livello nazionale si riscontrano poco più di 5 casi per mille abitanti, mentre la media di casi di Covid a Creta è di poco più di 1,5 per mille.

Il tasso d’infezione è il più basso d’Europa e con un trend di diffusione stabile, che non desta particolari preoccupazioni epidemiologiche. E se in agosto pochi sono stati i casi di contagio riscontrati in turisti italiani di ritorno dalle vacanze in Grecia, le misure di controllo e restrizioni relative ai viaggi adottate sia in Italia che in territorio ellenico hanno scongiurato il pericolo di una diffusione incontrollata del virus da paese a paese.

Turismo a Creta in tempi di Coronavirus

Così, chi ha perseverato nella sua decisione di trascorrere le vacanze a Creta anche in tempi di Covid-19 con meno voli attivi, adottando le dovute precauzioni, è stato in qualche modo premiato: spiagge ancor più tranquille e incontaminate, meno difficoltà nelle prenotazioni sul territorio e, non di rado, offerte speciali e prezzi più bassi per il soggiorno nel tentativo di rendere più accattivanti le destinazioni.

Sicuramente al turista attento e responsabile non sarà sfuggita una certa atmosfera di tristezza, rassegnazione e anche timore per il futuro, negli sguardi dei titolari di alberghi, case vacanza e ristoranti.

Sì, perché comunque il coronavirus ha costretto i piccoli imprenditori cretesi ad esporsi il meno possibile economicamente, ad esempio riducendo il personale negli alberghi e proponendo menù meno ricchi in taverne e ristoranti, mentre il denaro è stato investito per l’acquisto di attrezzature e strumenti che garantissero misure di igiene e disinfezione regolari per le strutture.

Comunque per tutta la stagione è stata percepibile una riduzione generale della circolazione di denaro dovuta al minor numero di turisti stranieri presenti sull’isola, con conseguente difficoltà per fornitori all’ingrosso e al dettaglio nell’approviggionamento di alcune materie prime e alcuni beni di importazione e/o di lusso.

I fatti dimostrano che i sostegni economici previsti dal governo per limitare i danni subiti dalle imprese non sono stati sufficienti, in prima battuta, a tamponare la crisi economica per il Paese in generale, per il turismo che è della Grecia una delle principali fonti produttive, e per le piccole e medie attività turistiche di vario genere che sono il sostentamento degli abitanti di Creta.

Molte strutture ricettive, soprattutto le più piccole, e molti ristorantini e taverne hanno infine capitolato alla riduzione dell’afflusso turistico, trovandosi costretti a chiudere per un secondo lockdown, ma fortunatamente con la speranza in nuovi finanziamenti statali e incentivi comunitari.

Il turismo ha certo subíto un danno economico dalle limitazioni imposte dall’emergenza covid ma, malgrado ciò, lo spirito positivo e il senso dell’ospitalità cretesi non sono mai venuti meno all’impegno di far sentire il visitatore sempre a proprio agio.

L’immagine di Creta ne esce comunque vincitrice, e questo la conferma già come meta ambita delle vacanze post-pandemia.

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