La spiaggia di Vai e le sue magnifiche palme
La spiaggia di Vai e il suo palmeto si trovano sulle coste del lato orientale di Creta, appena a nord del villaggio di Palekastro e a circa 20 chilometri da Sitia.
La strada da Sitia è piuttosto buona e si percorre in auto, in circa 30 minuti, senza problemi. Nella stagione estiva un servizio di autobus collega Vai a Sitia, mentre molte agenzie in tutta Creta organizzano escursioni giornaliere. Partendo da Sitia bisogna prendere la strada per il monastero di Toplou e poi proseguire ancora per 8 km. Il parcheggio si trova a circa dieci minuti di cammino dalla spiaggia. Oltre ad avere la prerogativa di ospitare il più grande palmeto d’Europa, appartenente al Monastero di Toplou, Vai è infatti anche la spiaggia più famosa della prefettura di Lassithi. Questo luogo unico che ricorda spiagge tropicali e luoghi esotici, divenne meta turistica dopo essere stata scoperta dagli hippies di Matala e Preveli alla fine degli anni settanta. Il catastrofico risultato fu che, fino ai primi anni ottanta, gli operatori delle grandi agenzie riempirono la spiaggia di turisti assolutamente poco rispettosi dell’ambiente. Il degrado a cui fu ridotta la spiaggia di Vai portò le autorità a deciderne la chiusura, ad effettuarne la bonifica e a rispettarla come area protetta come del resto era stato stabilito fin dal 1973. Vai è tutelata quindi dalle leggi nazionali e internazionali e rientra tra le 19 aree naturali protette della Grecia, nell’ambito del progetto “Αισθητικά δάση”, che significa “foreste di valore estetico”.
La foresta di palme, 20 ettari di estensione e circa 5.000 esemplari, deve il suo nome alla denominazione locale per le palme: Βάγια (Vàia). È attualmente recintata e al suo interno si trova anche una piccola sorgente che alimenta un fiumiciattolo. Il terreno sabbioso che compone le dune della spiaggia di Vai è particolarmente adatto allo sviluppo di questo particolare tipo di palma, la Phoenix Theophrasti, nota già in epoca minoica e conosciuta anche come palma da dattero cretese. La Phoenix Theophrasti è una rara specie endemica del Mar Egeo, che si può incontrare nella flora di tutta l’isola di Creta, in diverse altre isole dell’Egeo e ad Antalya, nella Turchia sudoccidentale. Cresce in pianure sabbiose umide e nelle zone rocciose a livello del mare. Le leggende popolari vorrebbero il palmeto di Vai frutto della semina casuale da parte dei pirati o di marinai Fenici, in relatà è comprovato che si tratta di una specie endemica, che presenta leggere differenze dalle palme della stessa specie che crescono in altri paesi.
A Creta, altri palmeti di Phoenix Theophrasti meno estesi di quello di Vai, si trovano a Preveli, ad Agios Nikitas (sulla costa meridionale della provincia di Heraklio), e nelle gole di Martsalo della catena montuosa di Asterousia. Piccoli gruppi di palme si possono ammirare nei pressi di Elafonissi, dove si trova la spiaggia di Aspri Limni, a Souda vicino Plakias, nella zona del lago e del fiume Almyros vicino a Gazi, e sulla spiaggia di Almyros, a Agios Nikolaos.
La palma cretese raggiunge un’altezza massima di 15 metri, di solito produce germogli alla radice della palma o delle palme principali e assomiglia alla palma da datteri comune (Phoenix dactylifera), ma i suoi futti, che pure assomigliano ai datteri, non sono commestibili. A partire dagli anni duemila, la sopravvivenza di molte altre specie di palme presenti sull’isola di Creta è stata messa in pericolo dall’invasione di un parassita tristemente conosciuto anche in Italia: il punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus). Questo coleottero è stato accidentalmente introdotto a Creta all’interno del tronco di alcune palme importate provenienti dall’Africa, e sta causando enormi danni ecologici. Fino ad ora, fortunatamente, gli esemplari di palma cretese come quelli che formano il palmeto di Vai non sono stati intaccati, probabilmente perché l’interno del tronco del “dattero di Creta” non è tenero come quello delle altre palme. Si teme però che, una volta venute a mancare le altre specie di palme, il parassita possa attaccare anche le Phoenix Theophrasti.
Vai è uno dei luoghi imperdibili a Creta: spiaggia, palmeto e monastero non possono mancare nelle tappe del turista al suo primo viaggio a Creta. Attenzione ai costi, però; parcheggio, ombrelloni e cibo (nella taverna peraltro abusiva, che per ora continua ad essere funzionante) sono più costosi che altrove e potreste avere una sgradevole sorpresa riguardo al budget delle vacanze. L’area, come già detto, fa parte della tenuta dell’importante monastero di Toplou, che è anche il più grande proprietario terriero nella parte orientale di Creta. Nel monastero, che è costruito come una fortezza ed è architettonicamente suggestivo e interessante, si può ammirare una splendida collezione di icone bizantine. Ricordate però di portare con voi abiti adatti alla sacralità del luogo, se avete in programma di visitarlo. Camere, appartamenti e alberghi a Vai si trovano appena fuori dell’area protetta, ma è possibile trovare sistemazioni più economiche in zona allontanandosi un poco di più dalla foresta di palme. Molte altre spiagge dell’area meritano di essere visitate; in particolare, all’estremo nord del palmeto si trovano le tre spiagge di Itanos con le loro rovine archeologiche; una delle mete di chi pratica il nudismo, ma anche degli amanti delle immersioni subacquee. Mentre all’estremo sud del bosco di palme, la spiaggia di Psili Ammo ha un panorama mozzafiato come la spiaggia di Vai, con le scenografiche isolette, ma è molto più tranquilla.