Spiaggia di Elafonissi
Di Roberta Amicucci
Elafonisi o Elafonissi (Ελαφονήσι), si trova 75 km a sud-ovest della città di Chania e 5 km a sud del monastero di Chrysoskalitissa.
Questo monastero risalente al XVII secolo, inerpicato sulle rocce, degno di una visita se ci si reca a Elafonisi, è stato costruito con la struttura architettonica di una fortezza allo scopo di difenderlo dalle incursioni dei pirati.
Secondo la tradizione l’ultimo gradino della scalinata che porta al monastero è d’oro, ma attenzione: lo scalino d’oro può essere visto solo da chi crede veramente!
Elafonisi consiste in una sorta di piccola penisola dalla forma allungata che, a causa della marea, assume le sembianze di un’isoletta indipendente; in realtà la striscia di mare che la separa dalla costa si può attraversare a piedi anche nei momenti di alta marea.
Il nome attuale, Ελαφι (elàfi-cervo) + νησι (nisìi-isola), deriva quasi certamente dalla presenza nella zona, in tempi remoti, di “cervi”… dove per cervi si deve intendere un tipo di animale selvatico che fino agli inizi del XX secolo viveva nella zona e in altre parti di Creta.
Seppure ormai di questi animali non vi sia più traccia, il fatto che l’isolotto sia tappa europea di molti uccelli migratori, sito di nidificazione delle tartarughe marine Caretta caretta, in passato frequentato persino dalla foca monaca, lo fa rientrare a pieno merito tra le aree protette della rete “Natura”.
Oltre a quelle animali, tra cui un tipo particolare di rana e uno di lucertola, ben 110 diverse specie endemiche vegetali crescono tra le dune di sabbia di Elafonisi, tra cui il raro Androcymbium rechingeri, i cui bianchi fiori rendono Elafonisi speciale anche in inverno, le innumerevoli orchidee, la palma da dattero cretese e il particolarissimo Juniperus macrocarpa.
Indiscutibilmente Elafonisi ospita un ecosistema di eccezionale importanza formato da specie rare di flora e fauna; habitat che purtroppo, a causa dell’incremento del turismo degli ultimi anni, si sta rapidamente deteriorando. A tal proposito vi avvisiamo che ad Elafonisi, allo scopo di frenarne il degrado, è severamente vietato recidere fiori, danneggiare in qualsiasi modo le piante o portar via conchiglie e sabbia.
Proprio alla frantumazione di un tipo particolare di conchiglie si deve il colore rosa delle spiagge di Elafonisi; così tra la sabbia bianca dalle sfumature rosate e il turchese del mare, il paesaggio ricorda quello esotico delle isole dei Caraibi.
Elafonisi, a 75 chilometri di distanza da Chania (da cui si parte con autobus o in barca), si può raggiungere anche in auto. Attenzione all’ultimo tratto di strada: non serve avere un fuoristrada, ma è consigliabile guidare con attenzione sulla strada sconnessa.
I percorsi possibili in auto, partendo da Kissamo, sono due: una strada stretta e con molte curve che passa da Topolia e Elos e una più lunga e paesaggisticamente più interessante che costeggia la costa ovest di Creta passando per Trachilo e Platanos.Anche da Paleochora è necessaria più di un’ora alla guida della propria auto o a bordo dell’autobus. Sicuramente più accattivante, partendo da Paleochora, il tragitto in traghetto o con una imbarcazione privata; nemmeno un’ora di mare e sarete giunti a destinazione.
Se siete amanti delle comodità in spiaggia potrete fermarvi alla zona di litorale proprio di fronte all’isolotto, è quella organizzata e che raccoglie la maggior parte dei turisti.
Sono presenti ombrelloni, sdraio, docce, punti di ristoro bagni pubblici e cabine per cambiarsi. Inoltre, proprio alle spalle della spiaggia organizzata, c’è una vasta area per il parcheggio e anche luoghi per pernottare raggiungibili a piedi. Nel punto in cui il mare separa Elafonisi dalla terra ferma, si formano vasche naturali di acqua bassa e calma che tende a scaldarsi; ideale per il gioco dei bambini.
Se invece siete in cerca di spiagge meno affollate, meno attrezzate ma sicuramente più selvagge e belle dal punto di vista naturalistico, se prediligete la tranquillità o addirittura volete praticare il nudismo, vi consigliamo di esplorare con una passeggiata il perimetro dell’isolotto. 5 chilometri in tutto, sabbia a sud e rocce sul lato nord: persino in alta stagione non sarà del tutto impossibile trovare un piccolo golfo che faccia al caso vostro.
Attenzione al rispetto della natura nelle vostre escursioni alla scoperta dell’isola, troverete nella zona aree recintate e sentieri che vi impediranno di inoltrarvi in zone in cui il calpestio delle piante potrebbe essere dannoso.
A parte godersi il mare e il sole, sull’isola si può visitare una piccola chiesa di nessun valore artistico ma comunque pittoresca, eretta in onore di Agia Irini. Nei pressi c’è anche un faro, ricostruito l’ultima volta nel 1945, più grande di quello che venne costruito nel 1907 dopo il naufragio del piroscafo austroungarico Imperatrix.
Una grande croce di legno ricorda le vittime del naufragio, mentre una parte dei resti dell’imbarcazione giace ancora nei bassi fondali ad ovest dell’isola, relativamente vicino alla costa e a soli dieci metri di profondità ma raggiungibile in realtà solo con una imbarcazione.
Una placca commemorativa posta sul punto più alto dell’isola ricorda invece che nella storia contemporanea l’isola di Elafonisi è legata alle vicende della guerra d’indipendenza greca.
Il giorno di Pasqua del 1824 le truppe ottomane uccisero 40 soldati e molti civili greci che vi si erano nascosti.
Sempre bella, anche con il mare in tempesta e anche fuori stagione, Elafonisi è da non perdere al tramonto d’estate; quando il sole si immerge nel mar Libico regalando una fantasmagoria di luce e colori.