Trovare lavoro a Creta: i consigli utili
Lavorare all’estero, sulla meravigliosa isola del mar Mediterraneo. Un’idea accattivante, pensando al mare, alle spiagge, ma non solo. Mentre trovare un lavoro in Italia, che sia umanamente gratificante, equamente remunerativo, se non sicuro almeno duraturo, diventa sempre più difficile; approdare a Creta per trovare lavoro potrebbe essere un’alternativa sia all’inattività sia alla vacanza vera e propria, resa impossibile dalla mancanza di disponibilità economica.
Sicuramente sarete curiosi di conoscere il parere di chi ha già vissuto un’esperienza lavorativa a Creta, per avere indicazioni su come comportarvi: dove e come cercare lavoro, quali sono le occupazioni più facili da trovare, i lavori più redditizi, le situazioni lavorative più sicure… Ebbene, tre domande fondamentali: “Cosa bisogna sapere per lavorare a Creta”, “Cosa è meglio far finta di non sapere, per lavorare a Creta” e “Cosa bisogna dimenticare per lavorare a Creta”, hanno la stessa risposta in comune: i diritti e le leggi che riguardano il lavoro che ci si appresta a svolgere.
Questo paradosso è creato dal fatto che la burocrazia in Grecia è persino più complessa di quella italiana, il pressapochismo maggiore e i controlli da parte delle autorità rari. Il fenomeno si accentua se si opta per piccoli centri e paesini cretesi, piuttosto che per le grandi città o i centri turistici più rinomati, per i lavori stagionali legati al periodo turistico piuttosto che per occupazioni più stabili. In ogni caso, aspettatevi una certa rilassatezza.
Inutile dire che siamo in tempi di crisi, e che se a Creta si sopravvive un po’ meglio che nella Grecia continentale è grazie al turismo e alla campagna. Per questo, trovare un lavoro stagionale, legato al turismo o all’agricoltura, è comunque piuttosto facile e tutto sommato un ottimo primo passo per conoscere l’isola e rendersi conto delle caratteristiche del mondo lavorativo. A meno che non siate in possesso di un cospicuo gruzzolo da investire in una attività tutta vostra, e allora si parlerebbe di divenire imprenditori, fare il cameriere, l’assistente in cucina, o raccogliere le olive e l’uva, potrebbero essere occupazioni con un loro aspetto positivo. Stabiliti i primi legami, fatte le prime conoscenze, il futuro avrà meno incognite: gli abitanti del posto, i vostri colleghi con più esperienza, il vostro datore di lavoro potranno aiutarvi a districarvi nei meandri della burocrazia. Infatti, in quanto italiani e cittadini dell’Unione Europea, essendo la Grecia un paese membro della Comunità Europea, i problemi burocratici dovrebbero essere minimi, ma solo in teoria.
La prassi dice che ci si deve registrare all’arrivo presso l’ufficio di polizia della zona in cui si decide di stabilirsi e presentando la carta di identità si ottiene un permesso temporaneo valido per tre mesi, o un permesso di soggiorno della durata semestrale fornendo qualche dato in più e delle fotografie formato tessera, nonché un certificato sanitario. I permessi possono essere rinnovati e/o modificati, fino ad ottenere un permesso della durata di cinque o dieci anni. Tutto è spiegato per filo e per segno sul sito ufficiale del ministero degli Interni greco, in lingua greca! La bandierina in alto a sinistra nella pagina, che suggerisce possa essere consultata la traduzione in inglese delle informazioni, rimanda in realtà altrove, a pagine che riguardano in generale la Comunità Europea. Quindi, il consiglio più saggio è: rivolgetevi direttamente alla polizia per sapere che cosa dovete fare, armati di sorriso, tanta pazienza e la compagnia di qualcuno che ci è già passato; ogni ufficio e purtroppo ogni impiegato tendono ad interpretare in maniera personale gli innumerevoli cavilli della burocrazia.
Per lavorare a Creta la conoscenza della lingua inglese è fondamentale, la disponibilità a faticare e a non andare troppo sul sottile sui limiti dell’orario di lavoro, pure. Il fatto di essere italiani è un punto a vostro favore, ma tenete presente che Creta è ricca di mano d’opera a basso prezzo che arriva soprattutto da Albania, Bulgaria e Ucraina.
Cercate di puntare sulla qualità del vostro lavoro, su qualche vostra specializzazione consona, (pizzaioli, gelatai, brillanti animatori?) e sulla vostra personalità per essere competitivi. Una paga iniziale bassa potrebbe essere interessatamente arrotondata da regalie e mance, pasti offerti e allegre serate in compagnia. Fatevi voler bene, i cretesi sono generosi, i turisti pure.